sabato 18 novembre 2017

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[Collaborazione] Deywoss - Recensione

Buona sera readers! Si, sono stata assente sul blog in questi giorni e voglio farmi perdonare con questa recensione del libro di Gian Corrado Stucchi intitolato Deywoss. Questo libro mi è stato dato in omaggio dalla casa editrice Kimerik, con cui sono in collaborazione da un po' di tempo e che colgo l'occasione per ringraziare lo staff per la fiducia!

 Autore: Gian Corrado Stucchi 
Genere: Distopico, fantasy 
Prezzo: 16,00 € 
Pagine: 283 
Link per acquistare il libro: potete trovare il libro in tutti i siti online.
Punteggio: 4/5

Fantasy ascrivibile al genere distopico, il romanzo avvicina il lettore a un nuovo mondo, governato dal Creatore, da cui prende il nome l'intera opera. Questi decide di sovvertire l'andamento del pianeta modificando leggi e assetti sociali che hanno portato l'umanità all'apice del suo sviluppo. Nella nuova dimensione è calata la vicenda di Nepo Garbass e di suo nonno, di Zeyp e di tanti altri personaggi accomunati dall'avventurosa ricerca, apparentemente vana, di un riscatto sociale. Il Creatore modifica infatti la legislazione basandosi su un nuovo codice di leggi, la Regola; riduce notevolmente la popolazione, tutela e sorveglia l'uomo come una sorta di Grande Fratello. Le terribili punizioni inflitte ai sovvertitori della Regola contribuiscono a creare un clima di terrore. Non sono più ammessi allevamenti di animali, industrie, macchinari, mezzi tecnologici necessari per comunicare, politica, banche e qualsiasi altro ente amministrativo che gestisca bisogni e finanze: ogni cosa è regolata esclusivamente in base alle esigenze primarie dell'individuo. Il finale resta sospeso, facendo intravedere la possibilità di un seguito, pur lasciando al lettore il compito della riflessione e della formulazione di ipotesi. Prefazione di Renato Minore.
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Sono sempre stata una amante del genere distopico, tema centrale della mia tesi di laurea magistrale. Ho conosciuto questo genere grazie a Hunger Games e da lì si è aperto un nuovo mondo non solo letterario ma anche cinematografico. Quando la casa editrice mi ha contattata per email allegandomi la scheda di questo libro ho subito accettato di sottopormi alla lettura ed elaborare una recensione finale. Ho sempre letto la distopia di autori stranieri, grazie alla Kimerik ho avuto la possibilità di conoscere questo mondo anche attraverso gli occhi di un autore italiano. Quando ho iniziato a leggere questo libro la prima cosa che ho pensato è stato quanto fosse dettagliato. Ogni singola cosa viene ben descritta dall'autore, il che è un aspetto che io apprezzo molto permettendo così al lettore di poter immergersi ancora di più nella storia, come se fosse spettatore reale, ma anche di dare molta attenzione alla lettura. Saltare un solo particolare vi può portare a non capire alcune dinamiche. Io stessa ho dovuto rileggere alcune parti per capire meglio cosa stesse accadendo. Il titolo del libro fa riferimento al Creatore, una figura che a suo piacimento ha fatto morire - nel libro viene utilizzata in questo caso la parola "levitare" - solo con lo scopo di dare un giusto equilibrio al mondo, privo di energia artificiale e per poter sopravvivere l'unico modo per guadagnare è attraverso il barattore - un po' come a Hunger Games -.
Sono colui che ha voluto la vita. L'umanità ha raggiunto con le proprie azioni un limite invalicabile. Novantanove su cento saranno levitati a caso affinché la densità del pianeta sia quella che più mi aggrada. Chi vivrà, osserverà la Regola con le mie leggi.
Non mi dilungo molto sul fare un breve riassunto di ciò che accade nel libro, in quanto molto viene citato nella trama su riportata e ho sempre paura di fare qualche anticipazione che potrebbe rovinare l'effetto a sorpresa.

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