martedì 29 maggio 2018

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[Review Party] Iron Flowers - Recensione





Oggi vi parlo di una storia particolare. Di un mondo con una realtà completamente diversa dalla nostra, quasi sembra di essere tornati indietro nel tempo. Ma qui il tempo è andato avanti e la vita è completamente diversa. Oggi vi parlo di Iron Flowers.

Titolo: Iron Flowers
Autrice: Tracy Banghart
Casa Editrice: De Agostini
Genere: Fantasy
Pagine: 382
Formato: cartaceo
Prezzo: 15,90
Punteggio: 5/5
Link di acquisto: Amazon

Non tutte le prigioni hanno le sbarre. In un mondo governato dagli uomini, in cui le donne non hanno alcun diritto, due sorelle non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra. Nomi è testarda e indisciplinata. Serina è gentile e romantica, e sin da piccola è stata istruita per essere un esempio di femminilità, eleganza e sottomissione. Sono queste le doti richieste per diventare una Grazia, una delle mogli dell'erede al trono. Ma il giorno in cui le ragazze si recano nella capitale del Regno, pronte a conoscere il loro futuro, accade qualcosa di inaspettato che cambierà per sempre le loro vite. Perché, contro ogni previsione, è proprio l'indomabile Nomi a essere scelta come compagna del principe, e non Serina. E mentre per Nomi inizia una vita a palazzo, tra sfarzo e pericolosi intrighi di corte, sua sorella, accusata di tradimento per aver mostrato di saper leggere, viene confinata sull'isola di Monte Rovina, un carcere di donne ribelli in cui, per sopravvivere, bisogna combattere e uccidere. È così che entrambe si trovano prigioniere, l'una di una gabbia dorata e l'altra di una trappola infernale. Per le due sorelle la fuga è impossibile: un solo errore potrebbe significare la morte. E allora, quando non c'è soluzione, l'unica soluzione è cambiare le regole.

Un semplice sguardo alla copertina basta per lasciarvi conquistare dalla bellezza di questo libro. La bellezza diventa più elevata alla lettura della trama e raggiunge la sua fase completa alla fine della lettura del libro.

Protagoniste di questa storia sono due sorelle: Serina la maggiore e Nomi la minore. La prima è colei che verrà sottoposta allo studio per diventare una Grazia per il futuro Supremo, l'Erede. A Serina verrà insegnata l'obbedienza, la sottomissione, l'eleganza, la raffinatezza e compiacere in ogni modo il suo futuro sposo. Nomi, invece, viene istruita per ricoprire i panni dell'ancella dedita ai lavori domestici e prendersi cura della propria Grazia. Due sorelle con due caratteri completamente diversi: Serina è colei che rispetta le regole mentre Nomi è la ribelle della famiglia.

Ci troviamo in un mondo dove la figura della donna viene sottovalutata e messa in secondo piano. In questo mondo alle donne è proibito fare qualsiasi cosa: come ad esempio saper leggere. In questo mondo non puoi scegliere chi amare e chi sposare e devi sottometterti all'uomo. Non puoi rubare ma puoi lavorare in una fabbrica o servire il tuo sposo. Oppure puoi candidarti per diventare una delle tre Grazie del Supremo. In questo mondo la figura della donna viene considerava fragile e debole costretta a sottomettersi all'uomo. A loro è proibito andare a scuola e poter imparare, un privilegio riservato solamente agli uomini.

Eppure, qualcosa cambia nelle due ragazze. Per un momento l'animo ribelle di Nomi e quello educato e sottomesso di Serina si invertono quando Nomi viene scelta come Grazia e Serina diventa la sua ancella per poi essere spedita in carcere dopo essere stata sorpresa in possesso di un libro. Nomi si ritrova involontariamente plagiata e sottomessa a una figura maschile, Asa fratello minore dell'Erede, mentre Serina si troverà di fronte alla realtà dei fatti fino a ribellarsi. Ancor più apprezzato sono due figure maschili importanti che si ritrovano a favore delle donne e contro le leggi imposte dal Supremo. 

Il finale sicuramente annuncia l'uscita di un secondo libro, non si sa se sarà la conclusione di questa storia o l'inizio di una trilogia. A ogni modo l'autrice attraverso questo libro ha mandato un chiaro e forte messaggio molto importante: una donna sottomessa prima o poi si ribella. Obietto solamente un particolare: più che un fantasy lo definirei un distopico.

1 commento:

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