giovedì 15 novembre 2018

# recensione # review party

[Review Party] Tu sei parte di me - Garzanti



Avete letto la prima tappa del Blog Tour dedicato all'autrice Federica Bosco? In questo articolo, invece, si parlerò nel dettaglio del libro e di tutti i suoi racconti!


Titolo: Tu sei parte di me
Casa Editrice: Garzanti
Autrici: Federica Bosco - Cristina Caboni - Valentina D'Urbano - Evita Greco - Clara Sànchez - Carmela Scotti - Simona Sparaco
Genere: Narrativa contemporanea
Formato: Cartaceo
Pagine: 187
Prezzo: 17,90
Punteggio: 5/5
Link di acquisto: Amazon

Un legame che si fa ancora più forte quando finalmente le mani si stringono e ci si sente al sicuro l'una nelle braccia dell'altra. Gli anni passano, le certezze si modificano, i baci cambiano il loro sapore. Si diventa amiche, complici, confidenti. Si piange e si ride all'unisono. A volte la parola «insieme» fa paura e ci si ritrova nemiche, rivali. Ci si scambiano frasi che bruciano dentro e si chiudono porte che non si apriranno mai più. Ma si resta per sempre madri e figlie. Per sempre. È così per Isabella, che ha messo in pausa la sua vita per seguire le ossessioni di Virginia e sin da piccola è cresciuta nella sua ombra. È così per la giovane Lenora, che non riesce a essere mai abbastanza perfetta per Veronique e il modello di figlia che ha in mente. C'è Cara, che ha paura dei cambiamenti e dell'influenza che possono avere sulla piccola Vita, e c'è Lucia che, con il suo arrivo, ha scombussolato in modo inatteso e totalizzante il destino della donna che l'ha messa al mondo. E poi Adua, che si è persa e vive una vita a ruoli invertiti con la figlia, e Ioan, che ha bisogno di un gesto materno che fatica ad arrivare. Infine Barbara, sorpresa da una gravidanza che le fa scoprire cose inaspettate di sé stessa. In sette racconti, sette autrici si confrontano su temi universali come la maternità e l'essere figli. Sette storie di cambiamento, ribellione, sfida, disamore. Sette donne, sette sensibilità diverse unite dal talento innato per la scrittura: Federica Bosco, Cristina Caboni, Valentina D'Urbano, Evita Greco, Clara Skichez, Carmela Scotti e Simona Sparaco. Una raccolta che mette a nudo le dinamiche reali ed emozionanti di una delle relazioni più difficili e durature di tutta la vita. La traduzione del racconto di Clara Sanchez "Mi bombón de chocolate" è di Enrica Budetta.

Devo ammettere che non sono mai stata una patita di raccolta di racconti, ma questo libro ha cambiato ogni mio giudizio. Ognuna delle autrici ha trattato il tema principale di questo libro in modo diverso e originale, trasmettendo un messaggio diverso dall'altro. Di cosa stiamo parlando? Della figura materna. Quanto è importante la mamma? A volte comprensiva, a volte troppo egocentrica, a volte troppo autoritaria verso la propria figlia.

Ognuna di queste autrici ha voluto parlare di un rapporto diversi della madre con la propria figlia. Con Federica Bosco abbiamo una figlia che vive all'ombra della madre, tanto da mettere da parte la propria vita e la propria indipendenza e rimanere a fianco della donna che l'ha messa al momento. Il racconto della Bosco si intitola "La Diva", in riferimento alla mamma di Isabella. 

Con Cristina Caboni abbiamo una donna che ha paura di rimanere incinta, che non ha più notizie dell'uomo con cui ha avuto rapporto. Protagonista di questa storia è Barbara, una giovane donna che rimane incinta e completamente sola ad affrontare la gravidanza. Sarà durante la gravidanza che il suo Io materno si formerà fino a essere sicura di sé stessa e di essere in grado di prendersi cura del bambino da sola. 

Con Valentina D'Urbano viviamo la storia di Lenora che vive sotto la tirannia di sua madre Veronique, una ex modella che vuole a tutti costi che sua figlia segua la sua strada. La spinge a non mangiare, fino all'anoressia. Il titolo del suo racconto, infatti, è "Fame". Lenora si ritroverà più di una volta a soffrire la fame e arriverà un momento in cui dovrà scegliere: compiacere la madre oppure no?

Con Evita Greco abbiamo una storia più dolce, quasi commovente. La storia che mi è piaciuta di più dove non parla solamente di Cara, ma anche di sua figlia Vita. Cara ha occhi solo per lei, tanto da avere paura di rivelarle di essere nuovamente incinta. Cara mette al primo posto la sua piccola, la sua prima figlia.

Con Clara Sànchez abbiamo una madre che farebbe di tutto per sua figlia, giocare carte false, ricorrere alla corruzione o addirittura uccidere pur di garantire il successo e una bella vita per sua figlia.

Con Carmela Scotti vi è una storia più particolare, possiamo definirlo un rovesciamento delle parti. Adua si intitola il racconto e non è altro che il nome della mamma protagonista. Una madre che finisce per ritornare bambina chiusa in un corpo adulto. Una vicenda che si vive attraverso gli occhi di sua figlia.

E infine con Simona Sparaco abbiamo la storia di una madre che scrive una lettera alla propria ormai defunta, dove la parla di quel famoso "Giorno Zeta", titolo del racconto". Un giorno che qualsiasi madre vorrebbe dimenticare, tranne per la protagonista di questo racconto. Sarà un giorno per lei da ricordare, ma soprattutto un giorno che la legherà di più a suo figlio Ioan.


7 commenti:

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